mercoledì 27 giugno 2012

IL LIBRO ARANCIONE DI MONTESI DISTRUGGERÀ IL VATICANO



Alcuni libri possono porre fine alle dittature. “Il Vaticano ha invaso l’Italia” è uno di questi rari libri e non passerà mai nel tempo, lo affermo senza esitazione. È significativo e anche comprensibile che molti giornalisti abbiano paura perfino nel nominare il titolo del libro e che alcuni di loro, nelle redazioni, ne discutano come del “Libro arancione di Montesi” una frase quasi in codice pronunciata a bassa voce e in sottecchi. Riporto alcuni dialoghi emersi nella redazione di una tra le più importanti testate giornalistiche italiane. I dialoghi mi sono stati riferiti da un amico, la loro trascrizione è la più fedele possibile:

“Forse sarebbe il caso di scrivere un pezzo in terza sulla denuncia di Montesi. Il libro arancione di Montesi distruggerà il Vaticano. Sarebbe meglio un pezzo in interna oppure in estera. Aspettiamo che prima esca qualcosa dagli altri. Dubito che qualcuno abbia il coraggio di farlo uscire. Aspettiamo e vediamo cosa fa Repubblica e l’Espresso. Il Corriere non lo farà mai, sono tutti pretaroli, bevono acqua santa a colazione. Col cazzo che la Rai dà una notizia così. Anche Repubblica non scherza a baciapile. Ne ho parlato con il direttore, ma è assolutamente contrario, facciamoci i cazzi nostri, ha detto. Gli azionisti metterebbero una croce su di noi. Ci toglierebbero la pubblicità, molti spazi li comperano i cattolici. Tu l’hai letto? Porca puttana è forte, è una bomba. Ha scritto una denuncia inoppugnabile, cazzo ‘sto Montesi sa il fatto suo, quello rischia la vita. Lo hanno già minacciato di morte. Secondo me rischia più di Saviano. E sì, solo che quello va contro la mafia, mentre quest’altro va contro il Vaticano. I preti hanno le mani lunghe e intrallazzano con tutti. Passami poi ‘sto libro che voglio leggerlo. Ti conviene comprartelo l’ha preso mio figlio e la sorella aspetta. Me ne faccio mandare una copia dall’ufficio stampa. Non mandano un cazzo ai giornalisti, c’è scritto sul sito. Hanno capito che non ne possiamo parlare sennò ci giochiamo il culo. Se lo avesse pubblicato la Mondadori in ventimila copie di partenza sarebbe ora già un caso nazionale e internazionale, altro che Gomorra e Dan Brown. Io l’ho letto in un paio d’ore e mi sono veramente incazzato da bestia prenderei a bastonate tutti i preti. Incredibile che cazzo fa ‘sta gente da mandarli tutti fuori dai coglioni e in galera. Pensavo fosse il solito libro sui soldi del Vaticano o sui preti pedofili, ma questo mena forte e sa dove menare e scrive come un fottuto dannato. Dicono che abbia un caratteraccio. Se (…) ci desse l’okey per un tre colonne lo chiamerei e andrei pure da lui per intervistarlo. Scordatelo. Andiamo a scrivere su (…) che è meglio.”

Ennio Montesi

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