Alcuni
libri possono porre fine alle dittature. “Il Vaticano ha invaso l’Italia” è uno
di questi rari libri e non passerà mai nel tempo, lo affermo senza esitazione. È
significativo e anche comprensibile che molti giornalisti abbiano paura perfino
nel nominare il titolo del libro e che alcuni di loro, nelle redazioni, ne discutano
come del “Libro arancione di Montesi” una frase quasi in codice pronunciata a
bassa voce e in sottecchi. Riporto alcuni dialoghi emersi nella redazione di
una tra le più importanti testate giornalistiche italiane. I dialoghi mi sono
stati riferiti da un amico, la loro trascrizione è la più fedele possibile:
“Forse
sarebbe il caso di scrivere un pezzo in terza sulla denuncia di Montesi. Il libro
arancione di Montesi distruggerà il Vaticano. Sarebbe meglio un pezzo in
interna oppure in estera. Aspettiamo che prima esca qualcosa dagli altri. Dubito
che qualcuno abbia il coraggio di farlo uscire. Aspettiamo e vediamo cosa fa Repubblica
e l’Espresso. Il Corriere non lo farà mai, sono tutti pretaroli, bevono acqua santa
a colazione. Col cazzo che la Rai dà una notizia così. Anche Repubblica non
scherza a baciapile. Ne ho parlato con il direttore, ma è assolutamente contrario,
facciamoci i cazzi nostri, ha detto. Gli azionisti metterebbero una croce su di
noi. Ci toglierebbero la pubblicità, molti spazi li comperano i cattolici. Tu l’hai
letto? Porca puttana è forte, è una bomba. Ha scritto una denuncia inoppugnabile,
cazzo ‘sto Montesi sa il fatto suo, quello rischia la vita. Lo hanno già minacciato
di morte. Secondo me rischia più di Saviano. E sì, solo che quello va contro la
mafia, mentre quest’altro va contro il Vaticano. I preti hanno le mani lunghe e
intrallazzano con tutti. Passami poi ‘sto libro che voglio leggerlo. Ti conviene
comprartelo l’ha preso mio figlio e la sorella aspetta. Me ne faccio mandare
una copia dall’ufficio stampa. Non mandano un cazzo ai giornalisti, c’è scritto
sul sito. Hanno capito che non ne possiamo parlare sennò ci giochiamo il culo. Se
lo avesse pubblicato la Mondadori in ventimila copie di partenza sarebbe ora
già un caso nazionale e internazionale, altro che Gomorra e Dan Brown. Io l’ho
letto in un paio d’ore e mi sono veramente incazzato da bestia prenderei a
bastonate tutti i preti. Incredibile che cazzo fa ‘sta gente da mandarli tutti
fuori dai coglioni e in galera. Pensavo fosse il solito libro sui soldi del Vaticano
o sui preti pedofili, ma questo mena forte e sa dove menare e scrive come un fottuto
dannato. Dicono che abbia un caratteraccio. Se (…) ci desse l’okey per un tre colonne
lo chiamerei e andrei pure da lui per intervistarlo. Scordatelo. Andiamo a
scrivere su (…) che è meglio.”
Ennio
Montesi
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.