Disegno di legge presentato in parlamento: Fuori gli
ammalati e i moribondi Cattolici dalle corsie degli ospedali italiani. L’Obiezione
di Coscienza è un diritto civile e costituzionale.
di Ennio Montesi
«Ci sono due infiniti:
l’universo e la stupidità dell’uomo, e del primo non sono sicuro.» Albert Einstein
«Uno degli effetti veramente
negativi della religione è che si insegna a considerare una virtù il pascersi
della propria ignoranza.» Richard Dawkins, The God Delusion
Diamo
ai Cattolici quel che è dei Cattolici. Lasciamo che i Cattolici credenti muoiano,
che tirino le cuoia in grazia del loro Dio onnipotente e onnisciente. Ciò va
detto per onestà, lealtà, serietà e democrazia a tutela di tutti i Cattolici. È
impossibile e ridicolo curare i Cattolici negli ospedali italiani. Gli ospedali
non sono fatti per i Cattolici. I Cattolici, razza superiore poiché dotati di
fede, tradirebbero se stessi, la propria fede e il loro Dio se permettessero e
accettassero di essere curati negli ospedali come le altre persone. I Cattolici
non sono come le altre persone. Per evitare questa dicotomia, questo
inaccettabile disagio di “conflitto di interessi dell’anima” dei
Cattolici è stato elaborato il moderno disegno di legge speciale che privilegia
i Cattolici credenti. Una volta per tutte viene stabilita e rispettata la
globale condizione a favore e a beneficio di tutti i Cattolici praticanti e non
praticanti, senza distinzione di età, di sesso, di condizione sociale. Viene
presentato il testo unico del Disegno di legge, denominato DIOCATTO,
scritto dai migliori esperti giuristi e costituzionalisti. Disegno di legge da
mettere ai voti in parlamento affinché venga favorevolmente accolto e pubblicato
sulla Gazzetta Ufficiale diventando legge esecutiva. C’è da sottolineare che
quei parlamentari che rifiutassero di dare voto favorevole sarebbero di fatto
da ritenersi fuori dal cattolicesimo, ‘non cattolici credenti’ e non potranno
dichiararsi mai più tali, ma saranno da bollare con le lettere ‘FC’, Falso
Cattolico, impresso a ferro incandescente sulla loro fronte, poiché si
spacciano impropriamente per cattolici credenti e, ancora peggio, sono
parlamentari che non seguono la parola e gli insegnamenti del Signore, andando
essi contro il Disegno di Dio onnipotente, quindi contro la morale cristiana,
contro i valori del cattolicesimo, contro la dottrina della Chiesa cattolica,
contro il Vaticano e contro la parola del Santissimo Padre. Parlamentari di
così bassa levatura morale non potranno restare sui banchi del parlamento, ma dovranno
andarsene immediatamente. Ecco i ventotto articoli del disegno di legge:
Disegno
di legge per i Cattolici credenti presentato alla Camera dei Deputati e al
Senato della Repubblica affinché si compia il “Disegno del loro Dio”. Denominazione
disegno di legge: DIOCATTO applicabile in Italia e da estendere ad altre nazioni.
Art. 1
Il
Governo della Repubblica Italiana si è attivato, attraverso i propri organismi
Diplomatici internazionali, invitando le altre nazioni ad adottare una legge analoga
alla presente affinché i Cattolici credenti non vengano mai più discriminati
e/o ghettizzati. Il Governo italiano si attiva affinché la legge DIOCATTO venga
recepita e inserita integrandola nel testo della Costituzione della Repubblica
Italiana, nella Carta per la Salvaguardia dei Diritti dell’Uomo, nella
Costituzione Europea, proponendola alla Commissione d’Europa, alle Nazioni
Unite e all’Ordine Mondiale della Sanità.
Art. 2
Affinché
i Cattolici credenti siano facilmente identificabili e non confondibili con
altre religioni inferiori e con altre credenze insulse verrà allestito un data
base informatico così da permettere che sulla carta di identità di ogni persona
Cattolica venga apposta la scritta individuale: “di Religione
Cristiano-Cattolica”. Ciò vale anche per gli appartenenti alla categoria di
lavoratori: diaconi, seminaristi, preti, sacerdoti, frati, suore, vescovi,
cardinali, papi e tutti gli abitanti e appartenenti al Vaticano e delle
Nunziature apostoliche.
Art. 3
I
Cattolici credenti, per poter usufruire di privilegi non discriminanti, sono
tenuti a dare comunicazione scritta mediante apposito modulo scaricabile dal
sito del governo presentandolo, entro 60 giorni dalla pubblicazione sulla
Gazzetta Ufficiale della legge, all’ufficio anagrafico del proprio comune di
residenza.
SALUTE, MALATTIE, INCIDENTI, INFORTUNI
DEI CRISTIANO-CATTOLICI
Art. 4
I
Cattolici hanno il privilegio personale di non essere curati anche se ciò li condurrà
a morte certa, affinché si compia la volontà del loro Dio onnipotente.
Art. 5
I
Cattolici hanno il privilegio di non potersi avvalere delle cure negli ospedali
né pubblici, né privati, né cliniche, né ambulatori, né in Italia né in
nessun’altra nazione del mondo, anche se ciò li condurrà a morte certa,
affinché si compia la volontà del loro Dio onnipotente.
Art. 6
I
Cattolici hanno il privilegio di non sottoporsi a trapianti, né a operazioni
chirurgiche di alcun tipo, né potranno avvalersi delle ricerche scientifiche
evolute sulle cellule staminali embrionali, né di altre ricerche scientifiche
anche se ciò li condurrà a morte certa, affinché si compia la volontà del loro
Dio onnipotente.
Art. 7
I
Cattolici hanno il privilegio di non potersi avvalere di medici, né di dottori,
né di luminari della medicina, né di specialisti scientifici di alcun tipo
anche se ciò li condurrà a morte certa, affinché si compia la volontà del loro
Dio onnipotente.
Art. 8
I
Cattolici godono il privilegio di non avere somministrati farmaci né medicine
di alcun tipo anche se la mancata somministrazione di farmaci e di medicine li
condurrà a morte certa, affinché si compia la volontà del loro Dio onnipotente.
Art. 9
I
Cattolici non avendo bisogno delle cure sanitarie avendo già le ottime, straordinarie
e sovrannaturali cure tra le migliori da parte del loro Dio onnipotente non
disporranno di tessera sanitaria e avranno il privilegio di non avvalersi della
sanità.
Art. 10
I
Cattolici hanno il privilegio di poter soffrire dolori terribili, atroci e
lancinanti, nel caso insorgessero, per tutta la vita e fino alla loro morte,
senza che nessuno debba per questo intervenire poiché chiunque si intromettesse
contravverrebbe la volontà del loro Dio onnipotente.
Art. 11
I
Cattolici per curarsi da qualsiasi malattia e risolvere qualsiasi problema di salute,
hanno il privilegio di avvalersi esclusivamente della loro fede, del
catechismo, delle preghiere, della religione cristiano-cattolica e
dell’infinita bontà e misericordia del loro Dio onnipotente.
Art. 12
I
Cattolici per curare i propri problemi di salute si avvalgono esclusivamente,
con loro grande privilegio, delle potentissime e attrezzatissime strutture in
elenco: miracoli della Madonna di Lourdes, miracoli della Madonna di Fatima, miracoli
della Madonna di Medjugorje, miracoli della Madonna di Santiago de Compostela e
di tutti i miracoli delle altre Madonne certificate, avvistate e mappate nel
mondo. Inoltre i Cattolici per curarsi si avvalgono, con privilegio, dei miracoli
di Padre Pio, dei miracoli di San Gennaro, dei miracoli del sangue che si
scioglie, dei miracoli delle sindoni, dei miracoli di tutti i Santi, Beati e
Martiri ufficiali riconosciuti dalla Chiesa cattolica e di tutti i Santi del
calendario.
Art. 13
I
Cattolici hanno il privilegio immenso di essere curati dalle loro malattie e
dai loro problemi di salute solo ed esclusivamente dentro tutte le chiese,
cattedrali, conventi, monasteri e basiliche cristiano-cattoliche consacrate
situate sia in Italia che in altre nazioni, mediante letture di vangeli,
letture di bibbie, letture di messali, mediante benedizioni, acque sante, acque
benedette, ostie consacrate, vini consacrati, oli benedetti e consacrati,
rosari, aspersori, incensi, croci e crocifissi, statuine sacre, presepi,
immagini sacre e santini consacrati, reliquie, ossa e frammenti di cadaveri
santi, lembi di pelle e capelli di Santi e di Sante custoditi nelle sacre bacheche,
dei tanti sacri prepuzi del pene di Gesù Cristo custoditi nei conventi, oggettistica
benedetta, sante messe, messe speciali, messe gregoriane, Pater Nostri, Ave
Marie, Mea Culpe, Vie Crucis, preghiere, preghiere collettive, ritiri in
meditazione, astinenze, digiuni, espiazioni, penitenze, canti sacri, canti e
cori liturgici, canti gregoriani, riti sacri, voti di silenzio, voti di castità,
salmi, sante quartine, litanie, invocazioni, esorcismi, confessioni, suppliche,
nenie, e tutto ciò che la loro religione cristiano-cattolica prevede e
prescrive per mano e ad opera della categoria di lavoratori diaconi,
seminaristi, preti, sacerdoti, frati, suore, vescovi, cardinali, papi.
Art. 14
I
Cattolici, nei casi di salute più gravi e ostinati, hanno il privilegio di
rivolgersi direttamente per consulti specialistici ai loro vescovi, ai cardinali
e al papa. I Cattolici con problemi gravissimi di salute e/o malati di cancro e
di tumori dovranno essere ospitati in Vaticano dentro la Santa Sede e a piazza
San Pietro per terapie intensive affinché le cure e i trattamenti siano
somministrati in dosi massicce.
Art. 15
La
legge vale ed è applicata anche e soprattutto ai diaconi, preti, frati,
sacerdoti, suore, vescovi, cardinali e papi, privilegiando questa categoria di
lavoratori.
Art. 16
I
medici, i chirurghi, i dottori, i luminari della medicina e chiunque darà cure
e aiuti di carattere medico-sanitario-scientifico ai Cattolici saranno
perseguiti ai sensi di legge con sanzioni penali e amministrative.
Art. 17
Per
garantire il rispetto e l’osservanza della legge verrà creato e addestrato il
corpo speciale di vigilanza chiamato PDO ‘Polizia di Dio Onnipotente’ che vigilerà
e interverrà affinché la legge sia rispettata e i contravventori puniti. La Polizia
di Dio Onnipotente avrà doppia veste di vigilanza e di giudicatrice e
risponderà esclusivamente ad una imparziale Commissione super partes composta
di Axtei, Atei, Agnostici, Razionalisti e Liberi Pensatori.
Art. 18
Il
mancato rispetto della legge prevede anni di reclusione da un minimo di 6 fino
all’ergastolo. Se i trasgressori appartengono alla categoria di lavoratori
diaconi, preti, frati, sacerdoti, suore, vescovi, cardinali e papi, le pene
raddoppiano in anni di reclusione da 12 fino a 2 ergastoli.
Art. 19
Ai
condannati è prevista la confisca immediata e permanente da parte dello
Stato Italiano di tutti i beni mobili e immobili di proprietà fino al terzo
grado di parentela del condannato sia per i Cattolici che per la categoria di
lavoratori diaconi, preti, frati, sacerdoti, suore, vescovi, cardinali e papi.
Art. 20
Per
questi reati non sono ammessi indulti né prescrizioni per decorrenza dei
termini. Indagini e processi debbono essere espletati in massimo 30 giorni.
MORALE CATTOLICA, PECCATI E REATI
Art. 21
I
Cattolici hanno il privilegio di non fare sesso fuori dal matrimonio, né col
sesso opposto al proprio, né tanto meno con identico sesso, per non mettersi
contro la Volontà del loro Dio onnipotente. È vietato alle persone non
cattoliche il fare sesso coi Cattolici credenti sposati e vietato con Cattolici
credenti non sposati essendo per i Cattolici le attività sessuali un peccato al
di fuori del matrimonio. Il divieto è per salvaguardare i Cattolici in modo
tale che non vengano indotti in peccato, quindi contro il volere del loro Dio
onnipotente.
Art. 22
I
Cattolici hanno il privilegio di non masturbarsi né da sposati, né da non sposati.
Ai Cattolici maschi è vietata la masturbazione per evitare la dispersione del
seme. Alle Cattoliche femmine è vietata la masturbazione perché è un peccato di
lussuria e di fornicazione, affinché si rispetti la volontà del loro Dio
onnipotente.
Art. 23
I
Cattolici hanno il privilegio di non poter divorziare in nessun caso e per
nessuna ragione, per non andare contro il Volere del loro Dio onnipotente. Il
matrimonio dei Cattolici non potrà mai essere sciolto né dagli avvocati, né dai
magistrati, né dai tribunali e nemmeno dalla categoria di lavoratori diaconi,
preti, frati, sacerdoti, suore, vescovi, cardinali e papi, né con la Sacra
Rota, né con altro tipo di ruote, essendo il matrimonio dei Cattolici celebrato
dinanzi al loro Dio onnipotente, quindi inscindibile e valido per sempre fino
alla morte.
Art. 24
Le
donne Cattoliche hanno il privilegio di non abortire in nessun caso e per nessuna
ragione, anche se ciò le condurrà a morte certa, affinché si compia la volontà
del loro Dio onnipotente.
Art. 25
Le
donne Cattoliche hanno il privilegio di non partorire con taglio cesareo in
nessun caso, anche se ciò le condurrà a morte certa, affinché si compia la
volontà del loro Dio onnipotente che impone alle donne Cattoliche anche e
soprattutto di partorire con dolore.
Art. 26
I
Cattolici hanno il privilegio di non usare preservativi né altri mezzi di
contraccezione, ma ogni rapporto sessuale deve essere non protetto. Le donne
Cattoliche hanno il privilegio di non usare la pillola abortiva RU486, né altri
tipi di anticoncezionali affinché si compia la volontà e il destino del loro
Dio onnipotente.
Art. 27
I
Cattolici hanno il privilegio unico e irrevocabile di donare ed elargire essi
solo - ma solo essi e nessun altro - denaro e immobili e tutto quanto vorranno
donare ed elargire alla categoria di lavoratori diaconi, preti, frati,
sacerdoti, suore, vescovi, cardinali e papi. Nessun altro cittadino potrà
beneficiare di tale privilegio.
Art. 28
La
legge DIOCATTO stabilisce e sancisce che solo i Cattolici veri e certificati
hanno diritto a questi privilegi. Tutti gli altri Cittadini italiani ne sono
esclusi. Dopo tale legge, i Cattolici non potranno più imporre allo Stato
Italiano e a tutti i Cittadini italiani non cattolici, non credenti o credenti
in altre religioni, i loro dogmi, le loro morali, il loro Dio cattolico
onnipotente, beni esclusivi e privilegi dei soli Cattolici. I Cattolici, con
questa legge, non sono più discriminati e più nulla è dovuto.
Questo
disegno di legge è presentato da Axteismo movimento internazionale di libero
pensiero alla Camera dei Deputati e al Senato della Repubblica affinché diventi
legge esecutiva dello Stato Italiano.
***
PERCHÉ QUESTA LEGGE È INDISPENSABILE?
di Ennio Montesi
La
proposta di legge DIOCATTO concede ai Cattolici il privilegio di poter finalmente
essere liberi di morire liberamente tra le sofferenze più atroci, negli
incidenti, di malattie, per infortuni, di tumori e di tutto quello che il
Signore Santissimo manda giù loro insieme al pane quotidiano. Perché ostinarsi
a volerli curare? Chi sono i medici, rispetto a Dio? Nulla. E chi è Dio
rispetto ai medici? Tutto. È inconcepibile e vergognosa la pretesa che delle
“nullità di insulsi medici” possano e pretendano di curare e di salvare i
Cattolici credenti ponendosi al posto e al di sopra del loro Dio immenso,
onnisciente e onnipotente. Come si può pensare questa cosa assurda e ridicola?
Perché dunque il genere umano si ostinerebbe a sottrarre forzatamente i
Cattolici dal Volere del loro Dio? Guai a intervenire nel “Disegno di Dio”,
disegno spesso imperscrutabile e ignoto agli esseri umani. Si rischia grosso.
Se il Dio cattolico stabilisce e sentenzia che il proprio protetto Cattolico
(uomo o donna), così forte della propria fede, fervente nelle preghiere, muoia
facendolo cadere dalle scale, perché affannarsi a portarlo con l’autoambulanza
a sirene spiegate al pronto soccorso? Perché portarlo in sala operatoria
rianimandolo mettendolo in mano a delle “nullità in camice bianco”? Perché noi
contribuenti non cattolici dovremmo spendere soldi per la sanità pubblica verso
un individuo Cattolico credente il cui proprio Dio ha deciso e decretato di
portarselo in Grazia Divina a casa Sua in Paradiso o dove vorrà? Se Dio ama
questo individuo Cattolico fino al punto tale che non può aspettare che muoia
di vecchiaia, ma lo fa sfracellare con l’auto frontalmente contro un camion
sull’autostrada, che se lo prenda, perbacco, di certo Dio non gli farà mancare
niente. Noi uomini e donne non cattolici imperfetti e nullità perché dovremmo
intrometterci nel “Grande Disegno Divino”? Perché il popolo dovrebbe spendere
soldi e appesantire il lavoro degli ospedali gravando sui bilanci pubblici? Che
il Dio cattolico sia accontentato dunque. Il Cattolico credente, se è davvero
“cattolico” e “credente” come dice e si vanta spesso, non può e non deve
esimersi di diventare ospite eterno del suo Dio che adora e prega nelle messe e
altrove, di quel Dio onnipotente Padrone della sua anima, del suo corpo e di
tutto quello che c’è dentro.
Chi
siamo noi uomini, donne, cittadini non cattolici gonfi di boria e di peccato,
axtei, atei, laici, agnostici, liberi pensatori, blasfemi, eretici, bestemmiatori,
forse concussi con Satana, complici del Maligno, fiancheggiatori del Demonio,
per voler modificare il “Grande Eterno Disegno di Dio onnipotente”? Chi siamo
noi uomini e donne mortali, non cattolici e quindi imperfetti e inferiori per
fare in modo che il Grande Eterno Disegno di Dio onnipotente non si avveri?
Perché dovremmo essere noi a cambiare le carte in gioco distribuite dalla mano
del Destino e quindi essere responsabili nel fare deviare il Destino verso
un’altra direzione? Per carità, non prendiamoci questa enorme responsabilità di
coscienza, assolutamente al di fuori della nostra portata razionale e dalla
portata di qualsiasi essere umano. Lasciamo quindi che il Destino dei Cattolici
si compia, che faccia il suo corso. Se i Cattolici debbono morire per volontà
del loro Dio onnipotente, che muoiano. Non possiamo farci nulla. Non si tratta questa
di crudeltà nel lasciare morire i Cattolici, ma di un normale e civile atto
dovuto verso di essi e di rispetto della democrazia.
Caro
Cattolico, sei ammalato, stai sanguinando e rantolando con le budella sparse
sull’asfalto dell’autostrada? sappi che quello è esattamente il volere di
Dio, del tuo Dio onnipotente. Come puoi pretendere quindi che noi non
cattolici e non credenti ti dovremmo soccorrere chiamando l’emergenza 118? Come
osi il solo pensarlo? Se pensi questo commetti due grandi peccati. Il primo
peccato è quello che non vuoi rispettare ciò che il tuo Dio ha in serbo per te.
Il secondo peccato è quello che a noi ci metti nei guai inducendoci a compiere
un grave atto sacrilego, facendoci mettere contro la Volontà del tuo Dio
onnipotente poiché lo stiamo ostacolando, e quindi dalla parte del Diavolo
astuto e furbo. Ma essendo noi intelligenti, razionali e democratici lasceremo
che i fatti che ti accadono e ti accadranno nella vita siano modificabili solo
ed esclusivamente dal Divino Destino del tuo Dio onnipotente, cioè lasciandoti
morire permettendo così alla tua anima di volare verso l’altro mondo che il tuo
Dio ha pensato e preparato con infinito amore per te.
È
questo il senso del disegno di legge DIOCATTO. Sei malato e sei cattolico? Hai
subìto un incidente e sei in fin di vita e sei credente in Cristo? Hai un’ernia
da operare e sei un fedele alla Madonna? Non si capisce cosa vieni a fare nei
nostri ospedali. Perché ti rivolgi alle nullità dei medici per i tuoi problemi
di salute? Non vorrai mica paragonare i medici alla saggia categoria di
lavoratori diaconi, preti, frati, sacerdoti, suore, vescovi, cardinali e papi!
Ecco del perché è un enorme abuso e un accanimento di potere, un inutile spreco
di denaro pubblico e un controsenso il fatto che i Cattolici siano curati negli
ospedali italiani.
Nessuno
può impedire di avvalersi del diritto sancito dalla legge di “Obiezione di
Coscienza”. Non me la sento di andare contro la volontà del Dio cattolico
che sappiamo bene, dai racconti della bibbia, quanto Egli sia irascibile,
collerico, iracondo, nevrastenico e vendicativo. Non voglio che il Dio
cattolico me la faccia poi pagare per averlo ostacolato vendicandosi e facendo
ripercussioni su di me.
Tutti
i non cattolici possono avvalersi liberamente del diritto all’Obiezione di
Coscienza lasciando che i Cattolici muoiano. È il loro Dio che lo vuole,
Dio è con loro. È un diritto più che legittimo per i Cattolici il morire per
mano del loro Dio. Per i non cattolici, per pari diritto, è più che legittimo
il non agire. Lasciamo che i Cattolici muoiano.
Ennio
Montesi
«Non
esiste delitto, inganno, trucco, imbroglio e vizio che non vivano della loro
segretezza. Portate alla luce del giorno questi segreti, descriveteli,
rendeteli ridicoli agli occhi di tutti e prima o poi la pubblica opinione li
getterà via. La sola divulgazione di per sé non è forse sufficiente, ma è
l’unico mezzo senza il quale falliscono tutti gli altri.» Joseph Pulitzer,
Fondatore Premio Pulitzer
«La
speranza è quel velo della natura che nasconde le nudità della verità.» Alfred
Bernhard Nobel, inventore della dinamite e ideatore del Premio Nobel
«Uccidi la tua religione
prima che la religione uccida
te.»
Ennio Montesi
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